Amianto in Italia: convegno il 22 novembre all’ISS
Nov14

Amianto in Italia: convegno il 22 novembre all’ISS

Il 12 dicembre 2013 si svolgerà a Roma un convegno organizzato dall’ISS, Istituto Superiore di Sanità, dal titolo “Il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti contenenti amianto: situazione italiana”. Questo incontro, che fa parte del Progetto Amianto, ha come obiettivo quello di riflettere sulle procedure del trattamento dell’amianto presente nei prodotti alla fine della loro attività. In particolare gli argomenti che verranno trattati e su cui si discuterà saranno i rischi per i lavoratori e per la popolazione in generale legati all’esposizione ai prodotti che contengono amianto e le capacità di smaltimento che il nostro paese può mettere in campo per eliminare questo pericoloso materiale senza creare situazioni di crisi per le persone. Poiché una grande parte del rischio legato al trattamento dell’amianto è caratteristico della fase di smaltimento dei materiali che lo contengono una volta che hanno completato la loro attività, il convegno avrà come scopo quello di mettere in comune le conoscenze e le competenze necessarie per smaltirlo nel migliore dei modi. Il programma della giornata di studi prevede: Presentazione dei dati relativi allo stato dell’arte delle tecniche di smaltimento dell’amianto, Informazioni sulle tecniche più recenti relativi ai centri di stoccaggio dell’amianto, Classificazione e spiegazione delle caratteristiche dei vari materiali che contengono amianto, Informazioni sugli impianti che si occupano di rendere l’amianto inerte, Caso di studio: gestione dei rifiuti con amianto nei comuni del SIN. I tavoli di lavoro si concluderanno al termine della giornata con una tavola rotonda comune dal titolo” Prospettive future per la gestione dei rifiuti contenenti amianto”, dove verranno messe insieme le informazioni e le prospettive che saranno uscite durante la giornata di convegno. C’è la possibilità di partecipare al convegno inviando la propria idea per la realizzazione di un poster entro il 22 novembre 2013, entro tale data dovrà essere mandato un abstract descrittivo del manifesto con i propri recapiti. Qui tutte le...

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Sostanze pericolose, sicurezza sul lavoro in Europa
Nov05

Sostanze pericolose, sicurezza sul lavoro in Europa

In numerosi luoghi di lavoro (specialmente nel settore agricoltura, manifatturiero o dell’industria) si riscontra la presenza di sostanze pericolose (gas, liquidi o solidi) per la salute dei lavoratori, in grado di determinare conseguenze a breve o a lungo termine. Tra queste sostanze, i sensibilizzanti, in particolare, provocano reazioni allergiche. Si distinguono sensibilizzanti della cute e respiratori. La normativa europea si pone l’obiettivo di limitare il più possibile i pericoli scaturenti dall’uso di queste sostanze, obbligando i datori di lavoro a valutarne il rischio, eliminandolo o riducendolo, e ad adottare idonee misure di controllo (da monitorare nel corso del tempo). Le normative nazionali devono recepire le direttive europee avendo la possibilità di introdurre disposizioni più severe quali, ad esempio, l’abolizione di determinate procedure o la scelta di soglie d’attenzione più basse. Per quanto concerne la valutazione di rischi, è necessario eseguire un inventario delle sostanze utilizzate e di quelle generate durante il processo lavorativo (fumi o polveri), acquisire informazioni su tali sostanze, esaminare intensità, durata, frequenza e condizioni d’esposizione, stimare possibili effetti derivanti da un uso combinato e classificare la gravità dei rischi identificati. Ai fini della valutazione e della gestione dei rischi occorre considerare i limiti di esposizione professionale (LEP) alle sostanze pericolose previsti per legge. Gli Stati membri fissano i propri LEP che possono essere vincolanti (devono essere obbligatoriamente rispettati) o indicativi (rappresentano un’indicazione di ciò che dovrebbe essere raggiunto). La principale fonte per verificare i potenziali pericoli di una sostanza è rappresentata dall’etichetta che il produttore, o l’importatore, deve apporre sulla confezione, riportando: denominazione o nome commerciale della sostanza o del prodotto, nome e indirizzo del responsabile della sua immissione sul mercato, denominazione/i del contenuto pericoloso, numeri di registrazione CE per le sostanze (numero Einecs o Elincs), indicazioni standardizzate di pericolo, simboli di pericolo, indicazioni di rischio (frasi R) e norme di sicurezza (frasi S). Sia le frasi R (descrizioni standardizzate dei rischi potenziali) che le frasi S (misure preventive da adottare) sono fissate da direttive comunitarie. Le azioni previste dalla normativa comunitaria comprendono: Eliminazione della sostanza o del processo; Sostituzione della sostanza o del processo; Attuazione di misure di controllo che limitino i rischi per la salute dei lavoratori. L’eliminazione di una sostanza pericolosa può condurre a un miglioramento dello stato di salute dei lavoratori (a breve e a lungo termine), a un minor inquinamento dell’ambiente, a una riduzione dei costi per l’azienda (uso di materiali meno costosi, meno assenteismo e minori spese per le misure di controllo) e a processi di lavoro più efficienti. Qualora non fosse possibile eliminare o sostituire un prodotto o una procedura, è opportuno controllare i processi di lavoro utilizzando strumenti...

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Echa: Rapporto sulle metodologie di valutazione rischio ambientale sostanze petrolifere
Ott25

Echa: Rapporto sulle metodologie di valutazione rischio ambientale sostanze petrolifere

Echa pubblica lo studio A critical review of the environmental and physicochemical methodologies commonly employed in the environmental risk assessment of petroleum substances in the context of REACH registrations (Revisione critica delle metodologie ambientali e fisico-chimiche comunemente impiegate nella valutazione del rischio ambientale delle sostanze petrolifere nel contesto delle registrazioni REACH). La relazione fornisce conclusioni sulla validità scientifica e l’applicabilità degli strumenti sviluppati dalla Concawe, associazione europea di compagnie petrolifere per la ricerca ambientale e la salute e sicurezza. Nello specifico ha valutato l’efficacia dei metodi PetroTox e del Hydrocarbon Block Method nel contesto delle registrazioni REACH, metodi più comunemente utilizzati per valutare i rischi ambientali delle sostanze derivate dal petrolio. Per approfondire: Environmental risk assessment of petroleum...

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